Si arrende solo ai gavettoni Francesco Vallini: il tecnico giallorosso insieme a Dino Somigli ha portato i suoi ragazzi sul tetto della Toscana, ancora una volta, quasi un anno dopo il trionfo nel Trofeo Cerbai. La sua formazione è l’unica imbattuta dei campionati regionali toscani e lui abbassa la guardia solo di fronte alle secchiate d’acqua che festeggiano il titolo Giovanissimi appena riconsegnato (dopo tanti anni) alla società di Soffiano. “Questo è un gruppo fantastico – spiega Vallini – lo posso dire con certezza perché è il quarto anno che sono con loro. E’ un gruppo forte in ogni reparto, con una rosa molto ampia che mi dà la possibilità di scegliere tra tanti giocatori  che partono alla pari”.

Il campionato di élite si è rivelato ancora una volta affascinante. “E’ stato veramente difficile. Per me era la prima volta in questa categoria e ho potuto apprezzare l’alto livello di un campionato molto equilibrato, con tutte squadre organizzate e tanti allenatori davvero bravi. Non c’è stata mai nessuna partita scontata e anche le squadre che lottavano per salvarsi hanno tolto punti alle prime. Noi siamo stati i più costanti e penso che il successo sia meritato. In due anni abbiamo perso una sola partita…”.

Dopo la partenza caratterizzata da alcuni pareggi, la squadra ha inserito la marcia giusta ed è stata imbattibile.

Forse il fatto di conoscere da tre anni questo gruppo è stato importante per tenerlo unito. Poi il cambio di passo è stato quando dal 4-3-3, col quale ho provato a giocare ad inizio anno, siamo tornati al tradizionale 4-3-1-2”.

Al di là del risultato, la soddisfazione passa anche dal bel gioco che la squadra è in grado di esprimere, anche in gare decisive come quella contro il Margine.

Io chiedo sempre ai miei ragazzi di giocare. Penso che soprattutto in una squadra con tanta qualità come la nostra, tutto debba sempre passare dal bel gioco. Ci abbiamo lavorato molto e abbiamo sempre provato a giocare pallone: in alcune partite ci siamo riusciti meglio, ma l’intento è stato sempre quello. Io quando sono arrivato alla Cattolica venivo dalla Fiorentina, ho trovato una società davvero fantastica, nella quale lavorano persone competenti come Paolo Bosi, con le quali è sempre un piacere confrontarsi positivamente. Devo ringraziare anche la società per avermi lasciato così a lungo questo gruppo, consentendomi di togliermi queste soddisfazioni”.

Oltre al gioco, l’organizzazione difensiva ha fatto la differenza.

E’ vero, abbiamo subito pochi gol. Ma i ragazzi sono stati bravi in tutti i reparti, non solo in difesa. Ad esempio abbiamo avuto centrocampisti bravissimi a fare filtro. E’ indubbio che fare un girone intero senza subire reti sia stato per noi il vero cambio di passo”.

Adesso l’avventura nazionale.

Cominceremo ad informarci. Il 28 maggio toccherà alla vincente dell’Emilia Romagna contro quella della Liguria. Di sicuro noi scenderemo in campo con lo stesso spirito, ovvero provando a vincere. Non siamo una squadra che scende in campo per amministrare il risultato, ma proviamo sempre a proporre il nostro gioco e ad attaccare”.

Qualche ringraziamento?
Ci terrei a ringraziare per il suo ruolo fondamentale in questo percorso Dino Somigli, è davvero un piacere poter collaborare con lui. Un ringraziamento particolare, oltre a quello ovviamente da rivolgere ai ragazzi, va anche a Bosi, Briganti, Bresci, Cerbai, Cammilli, Frassanito, Guarnieri, Traina e Marconi: questo successo è da condividere con ciascuno di loro”.