E’ morta ad Olbia, terra di Sardegna che aveva scelto come residenza da cinquant’anni, Anne Milliken Franchetti, co-fondatrice insieme a don Mario Lupori della Comunità Giovanile San Michele.

Era nata negli Stati Uniti 99 anni fa ed aveva conosciuto don Mario Lupori, giovane prete, studente al Collegio Capranica  per seguire gli studi in storia della Chiesa all’Università Pontificia Gregoriana, che andava a celebrare  la messa domenicale nella campagna romana, a Grottaferrata ospite dei conti Senni, zii della giovane Anne che aveva sposato in quegli anni (1949) il barone Mario Franchetti.

La ragazza americana proveniva da una famiglia molto facoltosa  ed espresse a don Mario il desiderio di fare qualcosa per i ragazzi ed i giovani in quel Dopoguerra che appariva tanto bisognoso di stimoli positivi.

Don Mario pensò subito ai ragazzi dell’Oltrarno a Firenze dove abitava e così, rientrato dagli studi romani ed avuta la cattedra di Storia della Chiesa al Seminario Maggiore di Firenze, chiesa al card.Dalla Costa di poter pensare a questo progetto.

Individuò il terreno alle pendici di Monte Oliveto nel versante verso via di Soffiano, contiguo al parco di Villa Strozzi, dove nel 1958 furono inaugurati i più belli e moderni impianti sportivi di Firenze completamente finanziati dalla generosità di Anne Franchetti che aveva coinvolto i suoi fratelli Milliken negli USA, in questa avventura.

La generosità della “ baronessa “ Franchetti, come si usava chiamarla, non si limitò a finanziare la costruzione degli impianti ma ha continuato a garantire il sostegno finanziario  alla Comunità Giovanile San Michele, associazione cristiana per le attività sportive e culturali dei giovani.

La San Michele è conosciuta ancora per la sua prima denominazione  Pignone – Cattolica Virtus, in quanto derivò dalla fusione di queste due società già esistenti al Pignone e a Monticelli e per intendimento di don Mario Lupori doveva contribuire ad aggregare i giovani nel segno dello sport e della cultura.

In 60 anni di attività la presenza della Comunità (nome che volutamente richiamava le prime realtà cristiane) nel tessuto fiorentino ha contribuito ad aggregare migliaia di giovani e a formarli, oltre che nello sportanche ad avere un posto  nella società civile nella quale testimoniare i valori cristiani.

Come non ricordare la sensibilità di Anne Franchetti che per quasi 40 anni ha messo a disposizione per i campi estivi dei ragazzi e famiglie della San Michele la sua Villa in Sardegna a Capo Ceraso di fronte all’isola di Tavolara? E proprio per questa particolarità di queste vacanze vi costruì una cappella dedicata alla SS.Trinitò e progettata, come la villa, in un’architettura meravigliosamente inserita nel paesaggio.

Altrettanto grande è stato il sostegno finanziario alle missioni saveriane in Bangladesh che la San Michele aiuta da oltre 40 anni, dove aveva finanziato nel 2001 un College per 50 ragazze.

E’ stata una donna molto “discreta” nel suo sostegno a questa opera educativa dei giovani ed ha sempre considerato un preciso impegno  come cristiana di mettere a disposizione e condividere i doni ricevuti.